Ottimo demo per i Bitch, band modenese attiva dal 2000 nata dalle ceneri di due bands: i Bitch Slap Rappin’ e gli Zoom. Dopo alcuni mesi di attività live, in cui i nostri si sono fatti conoscere come cover band dei Guns’n’Roses, i Bitch iniziano a comporre brani originali, e nel giro di due anni incidono 2 demo e partecipano ad un tribute album dei Guns’n’Roses. Questo “Nastro Cospirazione” può essere considerato come l’esordio ufficiale dei Bitch, che per la prima volta si affidano ad un produttore esterno (Josh Kennan) e ci propongono un lavoro decisamente curato e professionale, comeprendente ben 13 brani per quasi un’ora di musica. I Bitch dimostrano di essere una band dotata di ottima tecnica, il loro Rock’n’Roll cantato in italiano è efficace e trascinante; tuttavia i riferimenti ai Guns’n’Roses a volte sono fin troppo evidenti. Soprattutto il cantante Allo, peraltro piuttosto dotato (vocalmente, che avete capito?), spesso esagera a fare il verso a Axl Rose. Chi non pretende l’originalità a tutti i costi comunque troverà molto interessante questo CD, pregno di street Rock’n’Roll ad alto voltaggio. L’opener “Centomille” è probabilmente il pezzo più rappresentativo dei Bitch, un solido heavy Rock’n’Roll dominato dai riffs di Meghe e Claudio; ottimo il refrain, che si stampa nel cervello per non uscirne più. “Eurospin” esordisce con un riff che ricorda “Princess Of The Night” dei Saxon ma poi prosegue su coordinate classicamente street, così come la seguente “Tolleranza 0”, che rappresenta un deciso “fuck off!” dedicato a chi ogni giorno tenta di imporre le sue regole. Altri vertici del CD sono la grintosa “Cose mie - Cose Tue” e la minacciosa “Fuoco E Pallottole”, forse il brano più heavy del lavoro. In “Scala Reale” sono presenti invece evidenti influenze blues, così come nell’esplicita “In Questo Blues”, acustica e dall’inizio fischiettante (come “Patience”!). Interessante “Scappa e Vai”, dall'incedere ballabile, quasi funkeggiante, e pregevoli anche le due ballate “Lago” e “Ballad D”, introspettive ma non melense. L'album si chiude con la cover di “Sympathy For The Devil” dei Rolling Stones, ottimamente eseguita! In ogni caso si tratta di un prodotto ben riuscito, in grado di regalare forti scosse di Rock’n’Roll agli aficianados del genere. Quando poi i nostri riusciranno a rendere un po’ più personale il loro sound, allora potremo veramente parlare di una grandissima band!

Recensione realizzata da Andrea Zazzarini